Daniele Piccinin coltiva le vigne e produce vino. Tutto in modo apparentemente semplice. Per lui è quasi naturale, come i vini che produce. Frutto di passione, terra sana, aria, acqua e sole, ma anche di cultura e ricerca. Interventi: il meno possibile.

Daniele ama e apprezza il miminalismo, le cose organiche, vere.

Da questi semplici presupposti ho concepito degli strumenti per permettergli di comunicare con i suoi clienti nel mondo attraverso degli strumenti di "marketing tradizionale" cartacei, come brochure e biglietto da visita. Le basi della comunicazione. Il sito web è in lavorazione.

Assieme a Daniele abbiamo valutato quali fossero gli elementi chiave del suo lavoro, di ciò che lo porta a realizzare degli ottimi vini, frutto anche del territorio, di cui va fiero, la Lessinia.

Il fotografo che ha curato il progetto dall'inizio, Lorenzo Rui, ha interpretato visivamente questi punti, scattando immagini evocative dei momenti della vinificazione, che poi abbiamo inserito nell'impaginato grafico della brochure, scegliendo il bianco e nero come forma grafica per dare ancora più energia alle immagini, immerse in un contesto minimale e stampate magistralmente da Tipografia Unione, che abbiamo "stressato" fino alla fine, per arrivare alla miligliore qualità di stampa, con le carte giuste per interpretare il progetto.

Daniele Piccinin vende il suo vino in tutto il mondo, ma da sempre il Giappone è una delle sue priorità, non solo in termini numerici. Per questo, oltre alla versione in doppia lingua (italiano e inglese), abbiamo stampato anche diverse copie in giapponese (la cui traduzione non è semplice come per le altre lingue, per via delle possibili interpretazioni di chi traduce e di come è strutturata la lingua stessa).

Per i biglietti da visita abbiamo optato per la stessa carta usata per le copertine della brochure, ma in tonalità di bianco caldo, chiamato "gesso".
Il fronte riporta esclusivamente il logo in rilievo a secco e nel retro esclusivamente numero di telefono e sito. Il resto, per Daniele, era superfluo. Una scelta completamente in linea con lo stile del progetto.

Less is more!

Daniele Piccinin coltiva le vigne e produce vino. Tutto in modo apparentemente semplice. Per lui è quasi naturale, come i vini che produce. Frutto di passione, terra sana, aria, acqua e sole, ma anche di cultura e ricerca. Interventi: il meno possibile.

Daniele ama e apprezza il miminalismo, le cose organiche, vere.

Da questi semplici presupposti ho concepito degli strumenti per permettergli di comunicare con i suoi clienti nel mondo attraverso degli strumenti di "marketing tradizionale" cartacei, come brochure e biglietto da visita. Le basi della comunicazione. Il sito web è in lavorazione.

Assieme a Daniele abbiamo valutato quali fossero gli elementi chiave del suo lavoro, di ciò che lo porta a realizzare degli ottimi vini, frutto anche del territorio, di cui va fiero, la Lessinia.

Il fotografo che ha curato il progetto dall'inizio, Lorenzo Rui, ha interpretato visivamente questi punti, scattando immagini evocative dei momenti della vinificazione, che poi abbiamo inserito nell'impaginato grafico della brochure, scegliendo il bianco e nero come forma grafica per dare ancora più energia alle immagini, immerse in un contesto minimale e stampate magistralmente da Tipografia Unione, che abbiamo "stressato" fino alla fine, per arrivare alla miligliore qualità di stampa, con le carte giuste per interpretare il progetto.

Daniele Piccinin vende il suo vino in tutto il mondo, ma da sempre il Giappone è una delle sue priorità, non solo in termini numerici. Per questo, oltre alla versione in doppia lingua (italiano e inglese), abbiamo stampato anche diverse copie in giapponese (la cui traduzione non è semplice come per le altre lingue, per via delle possibili interpretazioni di chi traduce e di come è strutturata la lingua stessa).

Per i biglietti da visita abbiamo optato per la stessa carta usata per le copertine della brochure, ma in tonalità di bianco caldo, chiamato "gesso".
Il fronte riporta esclusivamente il logo in rilievo a secco e nel retro esclusivamente numero di telefono e sito. Il resto, per Daniele, era superfluo. Una scelta completamente in linea con lo stile del progetto.

Less is more!

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